Nella storia degli oggetti per l’uso quotidiano, le maniglie hanno sempre superato la categoria in termini di importanza, non solo per le loro funzioni specifiche, ma perché riflettono le linee stilistiche dell’epoca in cui sono state disegnate.
Stile che è anche e soprattutto frutto della evoluzione dei materiali: dalle maniglie in ferro battuto dei manieri nel medioevo, fino all’ ottone o all’acciaio dei nostri giorni. Ed è proprio sull’evoluzione dello stile adeguato all’ uso del materiale e delle finiture superficiali, che nasce una forma così caratteristica come Genova.
Una forma scolpita nella materia che crea un tutt’uno tra zona del collo maniglia e zona di impugnatura. La particolarità è la sua finitura superficiale all’ esterno satinata come fosse ancora materia da sbozzare e contrasta fortemente con quella lucida della superficie all’ interno come a voler nascondere il materiale nobile e pregiato da toccare: quasi come un frutto dove la polpa tenera viene protetta dal guscio.In Genova la morbidezza dei passaggi di forma è ancora più accentuata dalle linee che dividono le due diverse finiture superficiali, creando un particolare gioco di forma che diventa l’elemento caratteristico e riconoscibile.
Un’ innovazione stilistica che si ritrova anche nel processo industriale, interamente realizzato su linee automatizzate 4.0.