Italia: l’anima industriale ci guiderà fuori dalla crisi
La situazione sanitaria è ancora di emergenza, ma l’anima industriale italiana mostra i primi segnali di ripresa. Le assunzioni sono in aumento con un ritmo che non si registrava da giugno 2018. La domanda globale è tornata a crescere con gli impianti produttivi operativi a pieno regime e anche le borse hanno ritrovato smalto con livelli pre covid, come testimonia l’indice FTSE MIB. Questo si traduce in un rinnovato ottimismo nelle imprese misurabile grazie all’indice pmi pubblicato da Ihs Market. Questo indicatore misura la fiducia dei direttori acquisti dell’area euro e a febbraio 2021 ha registrato gli stessi valori di febbraio 2018.
Diversi sono i settori in netta ripresa: in primis, con poca sorpresa, il biomedicale, (soprattutto in Emilia Romagna) registra un +17% di ordini in questo inizio 2021. Anche meccanica ed impiantistica corrono veloci. Federmacchine stima un aumento del fatturato per il 2021 di quasi il 9%, aiutato sia dalla crescita della domanda interna sia dalla ripresa dell’export. Inoltre, anche packaging, alimentari e nautica mostrano ottime previsioni per l’anno in corso.
La ripresa sarà ulteriormente favorita dai fondi europei, applicabili soprattutto per transizione ecologia e digitale. Dei 209 miliardi della Comunità Europea destinata all’Italia, infatti, il 60% dovrà essere investito in questi due ambiti. Una nuova impresa, più verde e digitale, è pronta a far ripartire l’Italia.
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