Fai da te e Design
03.05.2021

Fai da te e Design

Einstein definiva la creatività come l’intelligenza che si diverte. Anche se non tutti sono geni o inventori molti trovano gratificante ideare qualcosa e, soprattutto, realizzarla.
La casa diviene luogo in cui esprimere fantasia e manualità, spazio privato mai come oggi oggetto di tanta attenzione. La pandemia ha aumentato il tempo trascorso tra le mura domestiche e la coltivazione di hobby capaci di regalare molta soddisfazione. Circa un quinto degli Italiani ha di recente dichiarato di dedicarsi maggiormente al fai da te e in paesi come Germania, Belgio e Francia questo fenomeno si è ancor più affermato.

Tra le molte attività svolte il giardinaggio, rappresenta la favorita per il 70% degli intervistati, seguita da lavori di piccola falegnameria (58%).
Negli ultimi mesi si è accentuata l’attenzione a valori quali salute e benessere e l’incremento anche in citta di spazi dedicati a piccoli orti ha valorizzato balconi, tetti condominiali e spazi di risulta unendo il giardinaggio al bricolage.

Adattare la propria residenza anche ad attività professionali ha dato ulteriore impulso all’inventiva per ottimizzare postazioni di lavoro. Le parole fai da te, e i nomi dei maggiori brand del settore, sono state tra le ricerche più popolari sul web nel 2020.

Un mercato così florido ha superato già 2019 il tetto di 600 miliardi di euro, con una crescita del 4,22% rispetto l’anno precedente, confermando così un’evoluzione costante negli ultimi 10 anni.

Il Mercato del fai da te

Le differenze in termini di consumi a livello mondiale sembrano evidenziare la crescita del fai da te soprattutto nei paesi più ricchi. Circa l’81% del mercato globale (502,2 miliardi di euro), infatti, è concentrato in soli 8 paesi: USA, Germania, Canada, Giappone, Regno Unito, Francia, Australia e Italia. Nord America ed Europa rappresentano circa l’86,6% del mercato, anche se la loro popolazione è costituita dal solo 16% della popolazione mondiale.

Gli Stati Uniti sono il leader incontrastato con il 58% del mercato; 1.170 dollari annui spesi dagli americani per questa attività rappresenta la più alta spesa media pro capite per il fai da te nel 2019.
In Europa i quattro principali mercati del comparto (Germania, Francia e Regno Unito ed Italia) costituiscono il 50% del totale.
La concentrazione è evidente anche nei punti vendita: i primi due brand per volumi, gli americani Home Depot e Lowe’s, detengono il 26% di market share.

CHI SONO DIYers?

Nell’ultimo anno i millennials hanno rappresentato il principale driver di cambiamento. La fascia d’età tra i 25 e 35 anni, infatti, ha dedicato molto tempo a questa passione con un aumento dichiarato del 31%. Di contro, l’incremento per le fasce più mature, gli over 55, è stato del 14%, per la fascia 35-54 del 24%.

La domanda dei giovani non è più dove trovare quello che cercano, ma come realizzarlo.
Di conseguenza i player del settore stanno mettendo in atto cambiamenti strategici proponendo informazioni, guide o video tutorial dei prodotti con i quali interagire.
Se soprattutto le nuove generazioni, alla continua ricerca di esperienze appaganti, hanno apprezzato il DIY, la gratificazione che questo determina è comune ad ogni età.

I Millennials

La digitalizzazione è imperante anche nel fai da te: i social network, dove gli utenti spendono il loro tempo alla ricerca di ispirazioni per oggetti e arredi, sono, infatti, luoghi dove condividere risultati ed esperienze.
Molte aziende orientate all’innovazione conquistano il target con contenuti e offerte digitali, grazie all’utilizzo di applicazioni e realtà aumentata, per far sentire a proprio agio le nuove generazioni, soprattutto la Z, futuro cliente del settore.

Il design dei nuovi prodotti pensa soprattutto all’uomo, garantisce facilità d’uso ai principianti, sicurezza, ergonomia e gradevolezza estetica per tutti, grazie all’ideazione di strumenti divenuti parte della quotidianità.
Prodotti intuibili, con un’interfaccia semplice, possibilmente digitale, con la quale poter interagire migliorano la vita delle persone ancora una volta nella logica dello Human Center Design.
Do it Yoursef non solo è attività divertente e terapeutica ma risponde a pieno titolo ad esigenze in continua evoluzione.

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